Come scegliere l'illuminazione per la cucina?

IIlluminazione centrale

L'illuminazione del soffitto della cucina è di solito associata a una lampada al centro del soffitto. Non deve essere così. I cosiddetti occhielli occhielli funzionano bene in questo ruolo (p.es. Kanlux ELNIS, Kanlux SIMEN), che sono caratterizzati da un design semplice e da colori ricchi che si adattano ad ogni cucina. Se questo tipo di illuminazione non soddisfa le vostre aspettative, date un'occhiata ai downlight (p.es. Kanlux AREL), che hanno un design neutro e, inoltre, grazie al loro spessore di soli 9 mm, sono quasi a filo con la superficie del soffitto.

Si possono anche usare i sistemi a binario. Puoi usarli per creare un layout di illuminazione individuale su misura per le tue esigenze, ad esempio a forma di T, C o L. Il grande vantaggio è che all'interno del sistema a binario è possibile modificare liberamente gli apparecchi - cambiare la loro posizione, e aggiungerne quelli nuovi, se necessario.

In cucina è preferibile che la luce sia diffusa, ovvero quella, che si rifletta anche sul soffitto per illuminare uniformemente l'intera stanza. Grazie ad essa, eviterai l'effetto ombra sui muri.  Il flusso di luce diretto anche verso l'alto si diffonde in tutto lo spazio. Questa soluzione è molto spesso usata in cucine piccole, grazie a ciò ingrandisce visivamente l'interno.  Puoi anche usare una luce, che illumina solo verso l'alto, quando vorrai creare un'atmosfera accogliente in cucina la sera.Avrà un effetto calmante prima di coricarsi.

Assicurati, che il piano di lavoro della cucina sia illuminato in modo uniforme. Disponi la luce in modo che sia mirata direttamente sulla superficie. È possibile  utilizzare le strisce LED sotto pensili, accessori per mobili o sotto-armadi. A seconda dell'opzione scelta, l'illuminazione può essere implementata:
- installazione di punti luce nella parte inferiore degli armadi ad una distanza di 40-70 cm l'uno dall'altro (es.Kanlux GAVI),
- installazione di strisce LED sulla parete sotto il mobile,
- uso di apparecchi lineari sottopensile (es. Kanlux MERA),
- disposizione dei faretti sottopensile (es. Kanlux ZEPO).
La seconda soluzione sta diventando sempre più popolare perché non interferisce con i mobili della cucina. Se decidi di utilizzarla, ricordati di tenere in considerazione la densità dei diodi, il colore, ma anche il grado di tenuta IP. Il grado minimo di tenuta delle lampade dovrebbe essere IP44, perché l'illuminazione accanto al piano di lavoro della cucina è esposta ad acqua e vapore.

Per l'illuminazione del tavolo da cucina, di solito si usano lampade a sospensione appese centralmente (per esempio Kanlux OGIVA). Quelle con un paralume non accecheranno gli ospiti. Assicuratevi che la distanza dal piano di lavoro sia di circa 50-60 cm,  una posizione più bassa della luce potrebbe stancare la vista.
Se hai un'isola in cucina, puoi pianificare l'abbassamento del soffitto e aggiungere dei faretti da incasso. L'isola in un grande interno può anche essere illuminata con lampade a sospensione aggiuntive, abbinate allo stile degli interni. Ricorda solo di non tenere i paralumi troppo bassi in quanto ciò renderà difficile il lavoro quotidiano.
Una soluzione pratica saranno le strisce LED, per la cucina scegli quelle che tollerano bene l'umidità. Puoi anche utilizzare strisce LED in un controsoffitto, grazie al quale manterrai l’uniformita’ in termini di design con altri ambienti.

Ricorda!
La luce bianca neutra (neutral white – NW)  ha un valore di 3500-4500 Kelvin. È un colore intermedio, corrispondente in natura al pomeriggio. Influenza le persone in modo indifferente, quindi funziona bene in cucina e in sala da pranzo.
Il design dell'illuminazione della cucina è davvero importante. Vale la pena discuterne con uno specialista e preparare un piano su misura per gli interni e le Tue esigenze. Una cattiva disposizione dei punti luce può avere un impatto negativo sul benessere e sul comfort.